E se il centro della Terra esistesse davvero? L’affascinante teoria della “Terra Cava”
Questi ritrovamenti potrebbero essere delle prove che la storia del genere umano su questo pianeta, sia molto più profonda di quanto sappiamo attualmente?
C’è che crede che il segreto dell’origine umana si trovi nelle profondità della Terra, nel nucleo stesso del nostro pianeta.
Il Polo Nord, una distesa apparentemente infinita di ghiaccio artico, è avvolto nel buio per sei mesi all’anno. Qui, non c’è cibo e nessun riparo, nemmeno una grotta per proteggersi dai venti sferzanti e dalle temperature che precipitano fino a 70° sottozero.
Secondo la geologia tradizionale, sotto il Polo e l’Oceano Artico si trova la crosta più rocciosa della Terra, spessa fino a 48 chilometri. Al di sotto di questo strato c’è la roccia fusa, scaldata dal nucleo rotante del pianeta, con al centro un cuore di ferro e di nichel grande come la luna.
Gli scienziati hanno dedotto queste informazioni misurando la gravità terrestre, il magnetismo e le onde sismiche. Ma nessuno ha mai visto direttamente queste zone interne del pianeta.
E’ possibile che la superficie ghiacciata del Polo Nord nasconda un passaggio verso un mondo oltre la superficie terrestre? C’è chi crede che la risposta sia affermativa. Sono i sostenitori della teoria della “Terra Cava”.
La teoria della “Terra Cava” afferma che la Terra non ha un nucleo liquido all’interno, ma che è appunto cava, cioè vuota, e sospesa nell’incavo, ci sarebbe un sole interno.
Sorprendentemente il primo a dare credito al concetto della Terra cava è uno dei fondatori dell’astronomia moderna, Edmond Halley, conosciuto per aver scoperto la cometa alla quale è stata data il suo nome. Nel 1691, l’astronomo inglese presentò alla Royal Society di Londra la sua ipotesi, secondo la quale Terra sarebbe cava e conterrebbe altre sfere concentriche al suo interno, un pò come una Matrioska russa.
Ipotizzava questo per una ragione molto pratica: il polo magnetico della Terra si sposta un pò ogni anno verso ovest e la sua teoria prevedeva una serie di sfere interne al pianeta che girano indipendentemente l’una dall’altra e dalla superficie esterna. Suggerì anche che queste sfere interne potessero essere abitate!
Nel 1818, l’ex capitano dell’esercito statunitense John Cleves Symmes Jr. annuncia che ci sono grosse aperture su ciascun polo da cui poter accedere alla terra interna. Con Symmes, l’idea della Terra cava si lega all’esplorazione dei poli. Fino ad allora, nessuno aveva mai visto l’Antartide.
La Teoria della Terra Cava, cattura di nuovo l’immaginazione del pubblico nel 1864, con l’uscita del secondo romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della Terra”. Nel romanzo una guida islandese, un professore e un giovane scendono al centro della Terra.
Il romanzo di Verne si sarebbe potuto chiamare tranquillamente “Viaggio al centro della geologia”, materia che, insieme alla paleontologia, appassionava molto nella metà del XIX secolo e in “Viaggio al centro della Terra” se ne parla diffusamente.
Ma mentre Verne rende popolare l’idea che esistano ancora forme di vita estinte (tipo i dinosauri) all’interno della Terra, secondo alcuni ci sono delle civiltà avanzate che vivono stabilmente nelle profondità del pianeta. Costoro suppongono che questi abitanti siano in possesso di tecnologie avanzate, tra cui quella dei dischi volanti, tanto famosi presso gli appassionato di fenomeni UFO.
Ma esiste qualche prove che dimostri la veridicità di queste teorie fantastiche? Qualcuno è mai stato nel mondo interno della Terra? I sostenitori della teoria della Terra Cava rispondono di sì e sono convinti che uno di questi esploratori non era solo un luminare, ma anche un famoso pioniere dei poli. Si tratta dell’ammiraglio Richard Byrd.
Negli anni ’20, Byrd fece scalpore volando sopra il Polo Nord e diventando il primo uomo a sorvolare il Polo Sud. Ma i teorici della Terra Cava credono che il famoso esploratore sia andato ben oltre, il 19 febbraio 1947, infatti, l’ammiraglio Byrd pilota un aereo attraverso un tunnel situato al Polo Nord accedendo all’interno della Terra.
Si racconta che dei velivoli simili a dischi volanti presero il controllo del suo aereo con una specie di raggio traente e lo fecero atterrare in una citta della Terra interna. L’ammiraglio Byrd entrò in contatto con delle entità aliene le quali si consideravano i “Guardiani del Pianeta”.
Le entità comunicarono all’ammiraglio di non approvare il modo in cui l’umnità utilizzava l’energia nucleare: pochi anni prima c’erano stati i casi di Hyroshima e Nagasaky. Quando l’ammoraglio andò a Washington, gli fu imposto di mantenere il segreto e di non diffondere per nessun motivo queste notizie.
Alcuni sostengono che il resoconto dell’Ammiraglio Byrd sul suo volo all’interno della Terra sia descritto nel suo diario segreto pubblicato negli anni ’90, quasi quarant’anni dopo la sua morte.
Ma gli scettici ritengono che il diario sia un falso e sottolineano come nel febbraio del 1947, nello stesso periodo in cui l’ammiraglio avrebbe visitato il mondo situato sotto il Polo Nord, in realtà partecipava ad una grossa spedizione navale chiamata High Jump, a ventimila chilometri di distanza, vicino al Polo Sud.
Secondo alcuni, la partecipazione di Byrd a questa vasta operazione militare al Polo Sud è solo una storia di copertura che gli permise di precipitarsi dall’altra parte del pianeta senza essere seguito dai media.
Si tratta di un mito, perchè nessuno è in grado, attualmente, di dimostrare la veridicità della Teoria della Terra Cava. Tuttavia, si tratta di un mito grandioso e che potrebbe avere legami molto stretti con un nucleo storico antichissimo. Come nasce l’idea, in alcune religioni, dell’esistenza di un mondo degli “inferi“, cioè inferiore, abitato da demoni e mostri? E il mito greco dell’Ade?
Potrebbero esserci grandi spazi aperti all’interno della Terra in cui vivono civiltà aliene avanzate? è possibile che gli “dei” extraterrestri siano davvero venuti sulla Terra secoli fa e abbiano nascosto le prove del loro viaggio in una serie di grotte e tunnel sotterranei?
Forse abbiamo appena scalfito la superficie dei misteri sotteranei del nostro pianeta. Ma se è così, quali indizi del nostro lontano passato aspettano ancora di essere scoperti?
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