Il concetto del ciclo della vita si imbatte nel numero 8

Il concetto del ciclo della vita si imbatte nel numero 8!

Quando realizziamo qual è il vero scopo nella vita – che non è il piacere, non la conoscenza, neanche la stessa fama, (…) ma che è lo sviluppo di un carattere, l’innalzamento a un più elevato, nobile, puro standard, la costruzione dell’Uomo perfetto, (… ) la morte non ci terrorizza; non è un’ombra, ma una luce; non una fine, ma un inizio!” (Lewis Carrol – Sylvie e Bruno)”

Molte persone mi stanno contattando in questi giorni riferendomi che si imbattono spesso nel numero 8. Questo conferma la previsione di Luglio, appunto un mese 8 secondo i calcoli della Numerologia. Connesso all’Abbondanza questo 8 sembra anche svelare un Arcano fondamentale, temuto e rispettato che è quello della morte. Ma come possono essere collegati l’abbondanza e la morte?

Come concetto la morte richiama alla ruota eterna del ciclo della vita dove tutte le cose prima o dopo si trasformano e continuano la loro evoluzione. Questo 8, che nella sua forma ricorda la spirale in continua crescita, sta portando l’attenzione anche su questo tema intriso di convinzioni e paure limitanti. Accogliere l’abbondanza significa riconoscere che la morte, per come la si intende nella sua accezione negativa, non esiste.

La realtà fisica e materiale nella sua illusoria consistenza ci porta un’atavica paura verso la morte. Tuttavia quest’ultima in ultima analisi non esiste, se non come puro punto di passaggio da uno stato all’altro, da una dimensione ad un altra.

Il mito solare del Cristo incarnato, morto e poi risorto è il seme che, già da diversi secoli, avrebbe potuto nascere rigoglioso nei cuori di ognuno per sconfiggere la morte e le sue paure. Così non è stato a causa di un attaccamento e un’avidità ancora troppo persistenti nell’essere umano. La paura del passaggio ha continuato a prevalere e la morte è rimasta un nemico insormontabile, invisibile e temibile. Ma ora quest’ombra vacilla di fronte all’innalzamento del livello coscienziale dell’umanitàNon è più il tempo di credere alle illusioni. Il seme Cristico sta finalmente germinando nei cuori di molte persone. Si tratta di un sentimento sempre crescente di fiducia, amore e verità.

Ciò che accade quando un corpo muore è una trasformazione verso dimensioni ulteriori che l’occhio fisico non è ancora abituato a vedere, ma molti possono percepire. Ad esempio quando muore un nostro caro o una persona vicina, a seconda della nostra sensibilità, possiamo avvertire che la sua Anima si è liberata del corpo per proseguire il suo viaggio in altre forme. Queste vibrazioni sottili si riflettono come sogni, visioni, ricordi e percezioni nelle persone vicine al defunto. Se la scienza volesse indagare il mistero della morte come fa con le particelle di energia o le galassie lontane, troverebbe sicuramente informazioni e dati d’indagine misurabili. Purtroppo la scienza preferisce ancora nascondersi dietro dogmatismi e tabù inviolabili. Si sa infatti che una società che non avesse più paura della morte avrebbe molti più individui liberi e questo comporterebbe mutamenti indesiderati allo status quo.

Non aspettiamoci allora un aiuto dalla scienza, dalla religione o dai media per divulgare consapevolezza su questi temi. La cosa che può fare ognuno di noi è seguire il proprio intuito che è connesso alle energie spirituali e queste chiamano ad un innalzamento di coscienza. Ampliando le proprie percezioni e la propria sensibilità si arriva a poter guardare in faccia perfino la morte per superarne l’atavica paura.

Questo numero 8 così presente in questo mese di Luglio ci sta aiutando ad alzare il velo illusorio della morte, invitandoci a guardare oltre le paure e aprirci gli occhi alla verità. Vita e morte non sono più opposti e antagonisti, ma diventano due modi diversi di intendere uno stesso viaggio nell’AmoreAttraversare la paura della morte ci risveglia alla vita. E’ come guardare in faccia le proprie ombre ed accorgerci che non hanno nulla di reale e consistente.

Tutti noi come Anime stiamo percorrendo una strada che dalle tenebre più oscure porta alla luce più fulgida. Come nel viaggio della Divina Commedia descritto da Dante, stiamo andando ad incontrare il nostro volto riflesso in quello divino:

“Quella circulazion che sì concetta 
pareva in te come lume reflesso, 
da li occhi miei alquanto circunspetta,                        
dentro da sé, del suo colore stesso, 
mi parve pinta de la nostra effige: 
per che ‘l mio viso in lei tutto era messo. ” (Paradiso, Canto 33)

Guardando i fenomeni della vita con gli occhi dell’Anima ci accorgiamo che siamo morti e rinati un’infinità di volte. Il numero 8 con il suo simbolismo potente vuole che molliamo la presa da questa paura di “attraversare il ponte” che condiziona nella vita pratica la possibilità di portare a compimento i nostri progetti, di realizzare i nostri sogni e manifestare le nostre idee. Vi capita mai di dover sforzarvi eccessivamente per ottenere ciò che volete? Per poter finalmente creare qualcosa dobbiamo accettare anche la distruzione di qualcos’altro, solo così siamo nel flusso della vita dove non c’è sforzo e fatica. Tanto più molleremo la presa tanto più la nostra coscienza potrà ampliarsi in quegli stati dove la morte non esiste, ma c’è un’eterno esistere in continua evoluzione. Questo lasciare la presa significa dire sì alla vita, in modo molto pratico. Vuol dire accogliere i cambiamenti, esprimendo se stessi senza paure e mostrarsi al mondo senza timori. Ci si incammina allora come Dante in un percorso iniziatico in cui ogni situazione rappresenta un insegnamento e un gradino in più verso la nostra evoluzione.

Giudizi, ansie e pensieri limitanti non trovano terreno fertile se le vibrazioni che emaniamo sono di fiducia e amore. Abbiamo sempre un Virgilio a nostro fianco. Quando ci sentiamo smarriti nella selva oscura possiamo chiedere aiuto all’Universo. Vivere non è difficile potendo poi rinascere. La luce che abbiamo dentro non teme la morte e così il nostro Io nella sua ingenua e innocente ignoranza dovrebbe semplicemente inchinarsi a tanta abbondanza e accettare la propria immortalità facendo sì che i doni della vita diventino frutti e semi per una continua crescita.

Questo è il messaggio del numero 8: “Da oggi entra nel flusso della vita e sappi che molte rinascite ti attendono da qui in avanti, ogni giorno.”

 

Fonte:  http://www.lagiostradelsole.com/2017/07/10/la-paura-della-morte-unillusione/ 

 

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