Planet X: il Sole ha Nemesis vicino a se

PLANET X: scienziati dimostrano che il Sole ha una compagna chiamata Nemesis. “Se tornasse sarebbero guai!” 

Al momento non la vediamo e quotidianamente non ne sentiamo l’influenza, ma dev’esserci.

Forse è piccola e poco luminosa, forse non ha una massa che le ha permesso di innescare le reazioni di fusione nucleare

al suo interno e quindi è quasi impossibile individuarla. Ma se non viviamo in un sistema solare che fa eccezione,

il nostro Sole deve avere una compagna che ormai si allontana tantissimo. Ma a volte ritorna…

Eppure il numero dei sistemi binari (ossia sistemi planetari con due stelle) presenti nella nostra galassia è notevolmente superiore al numero dei sistemi con una sola stella.

Quindi se la vita esiste abbondante nell’Universo molte civiltà aliene si sono abituate a vivere con due soli se non addirittura con tre. L’esistenza di sistemi binari è nota da tempo, ma non si sapeva con certezza se tutte o quasi le stelle nascono in coppia, tant’è che da tempo gli astronomi si chiedono chiesti come mai noi viviamo attorno ad un sola stella e non ad un sistema binario.

Dalla domanda sono nate almeno due risposte al riguardo:

  1. la prima vuole che i sistemi binari siano nati perché una stella ha acquisito un altro astro che è casualmente passato vicino
  2. la seconda invece, che la maggior parte dei sistemi solari nasce con due stelle e in alcuni casi poi gli astri si separano per sempre.


Ora un nuovo studio realizzato da un gruppo di astronomi della UC Berkeley e dell’ Harvard-Smithsonian Center for Astrophyics 

dimostra che la seconda ipotesi è molto più probabile che non la prima e dunque è assai probabile che il nostro Sole aveva una compagna.

Il team di scienziati hanno ammesso che un eventuale ritorno di questa stella verso il nostro sistema stellare, porterebbe guai seri.

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Per quanto riguarda le ipotesi dell’esistenza di una stella compagna del sole, gli scienziati sono arrivati

a questa conclusione dopo aver realizzato un sondaggio radio (che consiste nell’ascoltare le frequenze radio che emette un oggetto celeste)

di una nube molecolare gigante che si trova a 600 anni luce della Terra nella costellazione di Perseo,

al cui interno sta nascendo un gran numero di stelle. La ricerca è stata condotta utilizzando i più potenti radiotelescopi terrestri.

Se osservata con un telescopio ottico tale regione, e altre simili ad essa, appaiono come buchi oscuri

nel cielo perché le nubi molecolari sono ricche di polveri che assorbono tutte la luce prodotta da ciò che avviene al loro interno.

Ecco perché si usano le onde radio, le quali passano anche attraverso le polveri.

Il ritorno di Nemesis potrebbe portare guai seri

Gli scienziati ormai sono sicuri. “Il Sole può avere una stella compagna che bombarda periodicamente

la Terra con tempeste di comete e asteroidi”, cosi hanno detto gli scienziati della Lund University and the Swiss Federal Institute of Technology.

Scienziati che hanno svolto nuovi studi sui crateri d’impatto della Terra, hanno scoperto che gli asteroidi tendevano

a colpire il nostro pianeta ogni 26 milioni di anni, aggiungendo la prova che gli eventi di estinzione di massa

potrebbero essere guidati da una stella compagna del nostro Sole chiamata come la dea greca della vendetta Nemesis.

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“E’ probabile che Nemesis esista effettivamente? La “prova” sembra essere andata avanti e indietro negli ultimi anni “,

ha dichiarato Lindley N. Johnson, al Daily Caller News Foundation. Lindley è responsabile della difesa planetaria della NASA

che aiuta a progettare i piani per il governo statunitense di fermare un asteroide o una cometa.

Nemesis ha (teoricamente) un’orbita estremamente ellittica, oscillante rispetto dal nostro sole

ogni 26 milioni di anni e che reindirizza le orbite degli asteroidi e delle comete per bombardare la Terra. 

I ricercatori non hanno mai trovato Nemesis, ma una stella di questo tipo sarebbe stata estremamente difficile da individuare.

Nemesis sarebbe una stella nana rossa o nana bruna, che orbitava intorno al nostro Sole ad una distanza di circa 1,5 anni luce. 

La maggior parte delle stelle della nostra galassia appartengono a sistemi con più di una stella.

Quindi Nemesis e il Sole sono un sistema stellare binario.

FONTE

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