Il caso ufologico di Rendlesham

 

Vi presentiamo in questo articolo, un caso datato 1980, controverso per alcuni, affascinante ed interessante per altri, soprattutto per quello che è emerso nel 2010…

Andiamo con ordine.

Nella notte del 26 dicembre del 1980 un soldato della base aerea statunitense di Woodbridge che faceva una ronda di servizio vide una luce rossa particolarmente forte che sembrava provenire dalla vicina foresta di Rendlesham. Pensando alla caduta di un aereo, il soldato si mise in contatto con la torre di controllo della base, che rispose che non c’era in corso alcun volo né da Woodbridge né dalla vicina base di Bentwaters. Le autorità della base decisero di inviare in pattuglia tre uomini per accertare i fatti. Vennero così inviati il sergente James Penniston e gli avieri John Burroughs ed Edward Cabansag.

I tre uomini penetrarono nella foresta, dove udirono rumori stranamente forti di versi di animali, come se le bestie della foresta fossero in preda al panico. Avvicinandosi alla fonte luminosa, i tre uomini finirono per arrivare in una radura, al centro della quale videro una forte luce di colore tra il giallo e il bianco, che in basso proiettava una forte luce blu, mentre in alto era sormontata da una luce rossa intermittente. Avvicinandosi ulteriormente, il sergente Penniston si accorse che si trattava di un oggetto metallico di forma piramidale, che sembrava poggiare su una specie di treppiede. All’improvviso, l’oggetto si alzò di circa un metro e partì muovendosi in orizzontale verso la foresta con una traiettoria a zig-zag. I tre militari cercarono di riprendere contatto con l’oggetto, ma prima che potessero raggiungerlo decollò verticalmente e sparì quasi istantaneamente dalla loro vista. Il giorno dopo, una pattuglia scoprì tre tracce sul terreno nel luogo dove la notte precedente si trovava l’oggetto; vennero fatti dei calchi delle tracce riscontrate e delle misurazioni di radioattività, che indicarono una presenza di radiazioni superiore alla norma.

Due giorni dopo, il 28 dicembre, il capo della polizia militare della base, avvertito da una pattuglia di guardia, chiamò il tenente colonnello Charles Halt (che in quel momento dirigeva la base in sostituzione del comandante, colonnello Ted Conrad) per avvertire che l’UFO era ritornato. Deciso ad accertare l’origine del fenomeno, l’ufficiale radunò una dozzina di uomini e decise di prendere personalmente il comando della squadra. Giunti ai margini della foresta, gli uomini si accorsero che c’erano delle interferenze che disturbavano le comunicazioni radio.

Avanzando nella foresta, la squadra vide una forte luminosità nella zona dove era apparsa due notti prima; un soldato equipaggiato di contatore Geiger fece una misurazione e confermò i livelli di radioattività del 26 dicembre. Ad un tratto, gli uomini videro un oggetto a forma di ellisse, estremamente luminoso, di colore rosso ma con il centro più scuro, che fluttuava in mezzo agli alberi a 4 metri circa dal suolo e si dirigeva verso est. Immediatamente, i militari andarono in direzione dell’oggetto che sembrava allontanarsi da loro e lo seguirono finché giunsero ad una barriera di filo spinato che segnava il confine con il campo di un agricoltore locale. L’UFO continuò la traiettoria e arrivò in mezzo al campo al di là del filo spinato; il ten. colonnello Halt lo osservò bene e disse in seguito che “sembrava fatto di acciaio fuso”. Gli uomini sentirono versi di animali, che come due notti prima sembravano spaventati.

All’improvviso gli uomini sentirono un rumore che assomigliava al lampo di un flash al sodio e videro che l’UFO si era diviso in cinque oggetti bianchi luminosi che si alzarono verso il cielo. Avanzando lungo il confine della proprietà dell’agricoltore, gli uomini continuarono a vedere tre di questi oggetti luminosi che volavano verso il cielo seguendo traiettorie oblique e producevano ad intermittenza luci rosse, verdi e blu. Halt contattò la difesa aerea che affermò che nella zona non c’era alcun segnale radar oggetti in volo. Gli uomini continuarono ad osservare per circa un’ora il movimento a zig-zag dei tre oggetti luminosi, finché il ten. colonnello Halt diede l’ordine di rientrare alla base.

Le foto e i film dell’osservazione apparvero sfocati e non poterono essere utilizzati per analizzare il fenomeno. Il 13 gennaio 1981 il tenente colonnello Halt inviò un rapporto sui fatti al Ministero della Difesa britannico.

LA SVOLTA NEL 2010…

La vicenda prende uno sviluppo inaspettato nel 2010, quando i due militari si rincontrano dopo diversi anni. Nel corso della conversazione, Penniston fornisce una testimonianza curiosa ed inaspettata all’amico, raccontò che quando vide l’UFO quella sera de 1980, lo toccò fisicamente, fatto di cui l’amico non aveva memoria, in prossimità di alcuni misteriosi simboli in rilievo sulla superfice dell’oggetto, dopo averlo sfiorato, Jim fu letteralmente investito da una potenze luce bianca, che da quanto descritto dal testimone, gli “trasmise” una sorta di CODICE BINARIO, una sequenza digitale di informazioni, fatte di 1 e 0, che opportunamente codificate, possono rappresentare un messaggio o delle informazioni specifiche.

Penniston, mostrò all’amico un taccuino, su cui appunto, dopo quella incredibile notte, quasi sedici pagine costituite da sequenze di 0 ed 1, che mai prima aveva fatto vedere a nessuno per paura di essere etichettato come pazzo, visto la posizione militare che ricopriva.

L’analisi della sequenza, presentò un risultato inaspettato, il messaggio indicava come “L’esplorazione della umanità avrebbe portato un avanzamento per il pianeta” ed alcune coordinate, che indicavano luoghi posti agli antipodi del nostro pianeta, fra tutti l’isola di Hy Brazil o Brazil o Brasil è il nome di un’isola leggendaria che si pensava esistesse nell’Oceano Atlantico. Plinio il vecchio la chiamò insulae purpuraricae e per secoli si ritenne la sua esistenza certa tanto che i geografi la disegnarono sulle loro carte fino al 1853.
Generalmente si ritenne che Hy Brazil si trovasse nel mezzo dell’oceano, a centinaia di miglia a ovest dell’Irlanda, anche se non mancò chi ne segnò la posizione a poca distanza dalle Azzorre. Nei miti irlandesi si narra fosse avvolta perennemente nella nebbia, tranne un giorno ogni sette anni.
L’etimologia di Hy-Brasil sono sconosciute, ma nella tradizione irlandese, si pensa provenga dal Breasail Uí, “discendenti (clan) di Breasal”, uno dei più antichi clan del nord-est dell’Irlanda. Carte nautiche identificano un’isola chiamata “Bracile”, al largo dell’Irlanda occidentale, nel lontano 1325, in una mappa di Angelino Dulcert. In seguito appare come Insula de Brasil nella mappa veneziana di Andrea Bianco (1436), come una delle isole più grandi di un arcipelago dell’Atlantico.

Secondo una considerazione personale dello stesso Jim Penniston, l’avvistamento di cui fu testimone, non riguardava un UFO, ma una tecnologia di origine terrestre, arrivata dal futuro per dare un monito agli abitanti della Terra sul progesso dell’uomo…. Il caso rimane oggi sotto osservazione… Ma riguarda, sicuramente, un caso complesso ed articolato.

Qui allegate in foto, alcuni estratti delle pagine del taccuino originale di Penniston.

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Video testimonianza di Jim Penniston in versione inglese.

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