La “grande montagna seduta”, il Monte Graham, sarebbe un portale dimensionale
I Nativi americani si sono uniti spesso in questa località stupenda dell’Arizona, per difendere la montagna sacra degli Apache. Da più di 30 anni infuriano le polemiche su Mount Graham, massimo luogo spirituale per tutti gli Apache. La montagna è stata profanata dalla costruzione di un grande osservatorio astronomico a cui partecipano il Vaticano e l’osservatorio di Arcetri. Le proteste in tutto il mondo continuano a distanza di moltissimi anni e attualmente la Polizia locale vieta agli stessi nativi di visitare questo sito e quindi stare alla larga per evitare l’arresto.
La “Grande Montagna Seduta”
Nella difficile lotta dei Nativi americani per la sopravvivenza della loro cultura e delle loro tradizioni, un’ennesima battaglia si è cosumata e si sta ancora consumando, iniziata in sordina e approdata alla ribalta delle cronache. E’ la battaglia degli Apache per salvare Mount Graham, l’ultimo simbolo sacro rimasto a questo fiero popolo.
Il monte Graham si trova in Arizona, vicino a Tucson, nei pressi della riserva Apache San Carlos. Con i suoi 3.200 metri di altezza è una delle cime più alte dell’Arizona, e soprattutto, per gli Apache rappresenta un luogo sacro. Nella loro lingua si chiama Dzil Nchaa Si’an, la grande montagna seduta, a causa del suo profilo particolare. Qui sono sepolti gli antenati degli Apache, qui i “medicine-men” o uomini medicina, raccolgono erbe per la terapeutica; qui gli sciamani Apache celebrano i riti sacri.
Ma questo luogo sacro è stato profanato dalla costruzione di uno degli osservatori astronomici più grandi del pianeta, che è composto da ben sette telescopi. Già ormai da più di 20 anni, da quando cioè è stata fatta brillare la prima mina per la costruzione delle fondamenta, gli Apache conducono una forte opposizione. La cima della montagna, la parte considerata più sacra dagli Apache, è stata chiusa all’accesso e gli Apache vengono allontanati anche con la forza dal loro luogo sacro.
Mount Graham è un’oasi naturalistica di grande importanza geologica dal momento che è l’ultimo esempio in zona dell’habitat ecologico esistente nell’ultima glaciazione. Al suo interno sopravvivono diverse specie di animali e di piante in via di estinzione. Perciò, al fianco degli Apache si sono schierati movimenti ambientalisti sia americani che europei. Da decenni si svolge una battaglia per la difesa del monte Graham che vede insieme tribù indiane, movimenti ecologisti e organizzazioni di tutto il mondo. Persino gli operai dell’Ansaldo di Milano entrarono in sciopero in segno di protesta contro il progetto, rifiutandosi per molti mesi di partecipare alla costruzione del telescopio italiano. Il progetto, tuttavia, era stato rallentato, ma non bloccato.
Il telescopio più discusso è l’LBT (Large Binocular Telescope), o comunemente chiamato LUCIFER 1, è stato oggetto di critiche e contestazioni da tutto il mondo perché pur essendo un progetto faraonico ha presentato numerosi difetti di costruzione che ne hanno rallentato l’installazione e il funzionamento. Ma soprattutto, la maggior causa della contestazione è la scelta del luogo, rivelatosi inadatto per un osservatorio. Il sito infatti presenta una visibilità scarsa e inadatta all’osservazione astronomica.
“Mount Graham è la casa del messaggero spirituale del passato, Ga’an” racconta una nativa del posto. “Ga’an è lo spirito che dimora nel monte Graham, conosciuto oggi come il danzatore spirituale della montagna Apache, da cui il Popolo Apache, sin dai tempi dei nostri Antenati e fino alla generazione moderna, dipende per le cerimonie e per la sopravvivenza della nostra cultura.”
Large Binocular Telescope: una grande farsa?
Nell’ottobre del 2004, su tutte le maggiori testate italiane si è dato grande risalto all’inaugurazione del Large Binocular Telescope, il più grande binocolo del mondo, costruito sul monte Graham. Solo su alcuni di questi giornali è stata citata la protesta degli Apache, per i quali l’osservatorio internazionale rappresenta una grave profanazione. Ma il dramma degli Apache è stato liquidato con poche parole e definito come un “ostacolo da superare”: 20 anni di lotta, con il sostegno di organizzazioni non governative di tutto il pianeta, ridotti a qualche riga di cronaca, per giunta inesatta.
Il Vaticano ha decretato che il luogo non è sacro. E con quale autorità?
E’ ridicolo e vergognoso il fatto che il Vaticano abbia dichiarato che continuerà ad operare nel progetto poiché ritiene che il luogo non abbia caratteristiche di sacralità, secondo la dichiarazione fatta da padre George Coyne, direttore della Specola Vaticana. Come si permette il Vaticano di dichiarare il luogo non sacro? Perchè il Vaticano, la chiesa, ha fatto un contratto con Dio? Sempre il gesuita Padre Coyne ha dichiarato: “la volontà degli Apache a difendere la montagna è un tipo di religiosità che deve essere soppressa con tutta la forza che si riesce a radunare”. E’ inaudito che l’Università dell’Arizona, insieme con i Gesuiti e con il sostegno (e l’arroganza) del Vaticano, abbia addirittura denunciato le credenze religiose dei popoli indiani d’America in tribunale, appellandosi alla tesi secondo cui la libertà di religione non esiste per gli indiani
(The Independent Native Journal – Maggio 2001).
Controllo degli oggetti spaziali in avvicinamento
Il telescopio LUCIFER 1 diventò operativo il 21 Aprile 2010, di proprietà quindi della più grande organizzazione religiosa del mondo, il Vaticano, inaugurò un anno dopo, altro telescopio, il Vatican Advanced Technology Telescope (VATT) realizzato in collaborazione con l’Università dall’Arizona e finanziato dalla Vatican Observatory Foundation grazie alle donazioni dei fedeli statunitensi. Come mai tutta questa fretta per costruire questi telescopi in tempi molto frettolosi? Rammentiamo che qusto tipo di telescopi serve per osservare oggetti spaziali molto lontani e oggetti spaziali in avvicinamento.
Dalle dichiarazioni pervenute ad alcuni ricercatori, il Vatican Observatory Foundation avrebbe costruito questo telescopio per lo stesso motivo per cui fu progettato lo Sky Hole e i telescopi Spaziali IRAS e SILOE, ovvero per dare la caccia ad un pianeta chiamato Nibiru, che orbiterebbe intorno ad una piccola stella nana Bruna (compagna del nostro Sole) denominata Dark Star.
Questi oggetti possono essere rilevati con l’aiuto di LUCIFER e VATT – un insieme bestiale di super-raffreddate telecamere ad infrarossi, note anche come Utility Large Binocular Telescope a infrarosso che con la sua potente e sensibile macchina fotografica, riesce a catturare spettacolari immagini per conto dell’Extragalactic Research.
La prima macchina fotografica, è stata montata sul telescopio LUCIFER 1 nel 2010, mentre sul telescopio VATT è stata montata nel 2011. Secondo alcuni rapporti, l’ultimp dei potenti telescopi, il LUCIFER II dovrebbe essere ultimato e installato entro la fine del 2015. Ma perché gli scienziati hanno scelto di chiamare il telescopio con un nome ampiamente conosciuto come Satana quando lo si poteva battezzare in altro modo? E qual è il coinvolgimento del Vaticano con il progetto Lucifero? Tom Horn e Cris Putnam (autori del famoso libro Exo-Vaticana) avevano pubblicamente annunciato che Papa Benedetto avrebbe dato le dimissioni in anticipo, qualora il Vaticano ne avesse fatto richiesta per via delle sue affermazioni scomode per alcuni poteri forti della Chiesa .
Il monte Graham è il luogo dove i gesuiti ammettono di monitorare qualcosa che sembra avvicinarsi alla terra. Dopo che gli autori hanno pubblicato il loro libro Exo-Vaticana, il famoso astronomo del Papa ha discusso la questione delle misteriose onde radio sul sito ufficiale della Specola Vaticana per spiegare cosa sta succedendo con la nuova teologia relativa a possibili presenze extraterrestri e con il misterioso dispositivo ottico LUCIFER, che attualmente sta operando sul monte Graham. Egli ha annunciato che le loro dottrine sono in via di sviluppo per quanto concerne la vita extraterrestre e l’impatto che potrebbe avere sul cristianesimo. Ora, armati di nuove informazioni ottenute dai nativi popoli americani, gli autori hanno riportato alla luce la loro ancora più sorprendente scoperta. Il monte Graham si dice che sia un portale, unp Stargate per un’altra dimensione, il quale non sarebbe l’unico ad essere gestito dal Vaticano.
Cosa nasconde veramente il Mt. Graham? Perché la NASA e il Vaticano stanno lavorando insieme in questi luoghi isolati ma sacri ai nativi americani? Che cosa dice la Bibbia a riguardo dei Portali o Stargate e sugli esseri che si potrebbero nascondere dietro di loro? Gli antichi stargate e la loro associazione con vorticose manifestazioni d’energia potrebbero essere spiegati studiando i siti di Gobekli Tepe e Baalbek, presso i quali si nasconderebbero i segreti dei prossimi immortali. È forse iniziato il conto alla rovescia per il ritorno degli antichi Dei creatori del genere umano?.
Parla un famoso Gesuita
Questa a seguire è una delle tante dichiarazioni del famoso Gesuita, rilasciata al giornalista e ricercatore Cristoforo Barbato: “Quello che posso dire è che il telescopio è stato costruito nel 1990 con lo scopo di studiare i corpi celesti ‘anomali’ in avvicinamento alla terra, analogamente a quanto fatto per esempio dalla CIA, che tra i tanti suoi ‘occhi segreti’ annovera il telescopio gemello di Hubble, SkyHole 12. Inoltre il SIV (Servizi Segreti Vaticano) fu avvisato durante gli incontri con Pio XII dell’avvicinamento di un corpo celeste al sistema solare ospitante una razza aliena evoluta e molto bellicosa. Seppi ben presto che il materiale che dovevo ricevere qui a Roma ed elaborare al computer era molto interessante e segretissimo. Fu durante l’elaborazione di alcuni dati e informazioni provenienti da questo radiotelescopio che una sonda inviata nello spazio remoto, inserita all’interno di un programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90 denominato SILOE, aveva fotografato un pianeta di dimensioni enormi in avvicinamento al sistema solare. I dati furono ricevuti in Alaska nel mese di ottobre del 1995.” Il progetto di Lucifer 1 quindi é gestito dal Vaticano, dall’Università di Arizona e da un gruppo misto di tedeschi e italiani. Il design innovativo di Lucifero permetterebbe agli astronomi di esaminare in dettaglio senza precedenti, ad esempio regioni di formazione delle stelle, che sono comunemente nascoste da nubi di polvere. Ma questo nuovo strumento,che è il più grande telescopio ottico al mondo, il Large Binocular Telescope sul Monte Graham, permette agli astronomi di osservare qualunque oggetto di luminosità molto debole (guarda caso…). Lo strumento è estremamente flessibile, ed unisce il grande campo di vista con una risoluzione elevata.
Fonte.