Scienziati canadesi hanno scoperto Forme di Vita sconosciute tra i resti di un meteorite
Il lavoro minuzioso di scienziati del Centro canadese per la scienza planetaria e Exploration (CPSX),
specializzato nello studio delle meteore e meteoriti, guidati da Peter Brown, è stato coronato da successo.
La sera del 18 marzo 2016, è stata rilevata una lunga scia di una palla di fuoco che è caduta alle ore 10:24
e registrata da sette telecamere del Southern Ontario Meteor Network occidentale (somn).
Due sistemi di telecamere in Ohio e Pennsylvania gestite in collaborazione
con Meteoroid Environment Office della NASA anche catturato immagini dell’oggetto.
Brown insieme a Phil McCausland, Assistant Professor presso il Dipartimento di Scienze della Terra di Ontario, Canada,
sono stati in grado di recuperare i frammenti del meteorite grazie all’aiuto dei cittadini.
Essi hanno analizzato l’oggetto per appena una settimana,
ma sono già stati in grado di raccogliere molti campioni delle forme di vita non identificati.
“Avevamo notato che il frammento minerale sembrava essere coperto da scanalature microscopiche e abbiamo creduto
di aver trovato tracce di alcune forme di vita ormai estinte, come quelle già scoperte su Marte”, spiega Mr McCausland.
”Siamo rimasti basiti e sorpresi quando abbiamo notato che molti degli organismi erano ancora vivi!
Siamo stati in grado di raccogliere un paio di centinaia di questi, che ora dovremmo essere in grado di studiare più a fondo.
Naturalmente, questo è il tipo di scoperta che noi non intendiamo tenere all’oscuro.
Gli scienziati di varie discipline che provengono da tutto il mondo, hanno già manifestato il loro interesse a partecipare alla ricerca.
Penso che ci vorranno molti anni prima di imparare tutto il possibile da quei microrganismi.”
Tuttavia, il risultato principale è che i microrganismi presenti sulla superficie dei frammenti della meteora,
non appartenengono a nessuna di quelle terrestri. Se l’analisi genetica e di altri studi confermano la loro estraneità alla Terra,
diventeranno la prima prova conclusiva dell’esistenza di vita extraterrestre.
Il capo della NASA, Charles F. Bolden si è detto estremamente interessato a questa ricerca degli scienziati canadesi,
e ha espresso gratitudine al responsabile del team che ha fatto la scoperta. La NASA si unirà al team canadese
per lo studio di microrganismi nei detriti, ma nello stesso tempo questo approccio tra NASA e il Centro Canadese,
sta già causando preoccupazione tra la comunità di appassionati UFO e Alieni,
che credono che la NASA intende sabotare tale lavoro di ricerca, così tenendo tutto all’oscuro.
Il fatto che la NASA è intervenuta in merito alle analisi sulla meteora, fa presumere che lo stesso ente spaziale
possa falsificare i risultati sulle analisi nel meteorite e applicare il Cover-Up su questa scoperta mondiale.
Fonte.