La NASA ritrova una navicella perduta
L’agenzia spaziale statunitense ristabilisce il contatto con una navicella persa nel 2014
che serviva a studiare i flussi di energia che provenivano dal Sole.
A volte ritornano.
Navicelle e relative missioni credute ormai compromesse possono riapparire anche dopo anni.
Purché si continui a mantenere aperte le orecchie per sentirle.
È successo alla Nasa, che ha appena annunciato di aver ristabilito i contatti con la navicella Stereo-B,
parte del programma Solar Terrestrial Probes per lo studio del sistema Terra-Sole.
I contatti erano stati persi alla fine del 2014 ma recentemente, grazie all’attività del Deep Space Network della Nasa,
che traccia e comunica con le missioni spaziali, i contatti con Stero-B sono stati ristabiliti.
Adesso, continuano dall’agenzia spaziale, le analisi proseguiranno per valutare lo stato di salute della navicella nel complesso e dei suoi strumenti.
Stereo-B fa coppia con la navicella Stereo-A nella missione Solar and Terrestrial Relations Observatory lanciata nel 2006.
Le due sonde erano state posizionate a cavallo dell’orbita terrestre, una leggermente dentro una fuori,
per tener traccia del flusso di energia proveniente dal Sole verso la Terra, aiutando a studiare fenomeni come le esplusioni di massa coronale,
nubi di plasma caldissimo che possono causare tempeste geomagnetiche in grado di disturbare reti elettriche e sistemi di navigazione satellitare.
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