Team di astrofisici scopre un eso-pianeta simile alla Terra distante 39 anni luce
Un team di astrofisici del MIT – Massachusetts Institute of Technology,
ha individuato un pianeta delle dimensioni identiche a quelle della Terra, probabilmente inabitabile ma abbastanza vicino al sistema solare,
tale da permetterne lo studio dell’atmosfera. L’esopianeta, è stato chiamato GJ 1132b, orbita attorno ad una stella distante “appena”
39 anni luce dalla Terra, particolare che lo rende l’esopianeta più vicino al nostro mondo. I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Nature.
Secondo uno studio approssimativo fatto sempre dal MIT, la superficie dell’Eso-pianeta, raggiungerebbe temperature prossime ai 260 gradi,
anche perchè il pianeta si trova tanto vicino al proprio sole, tale da avere una temperature media di circa 260 gradi Celsius.
A causa delle sue elevatissime temperature, GJ 1132b non sembra in grado di trattenere acqua in forma liquida, rendendolo di fatto inadatto alla vita come noi la conosciamo.
GJ 1132b, inoltre, è caratterizzato da una rotazione sincrona, il che significa che un lato è esposto
permanentemente ai raggi solari mentre l’altra faccia è avvolta da una notte senza fine.
GJ 1132b è stato scoperto la notte del 10 maggio – “Finalmente – commenta Zachory Berta-Thompson, postdoc presso il Kavli Institute del MIT –
abbiamo un obiettivo sul quale puntare i nostri telescopi. Possiamo comprendere il funzionamento di un pianeta extrasolare roccioso”.
Gli astronomi sono riusciti a individuare GJ 1132b grazie all’utilizzo di otto telescopi robotici da 40 centimetri di larghezza installati sulle montagne del Cile.
Dall’inizio del 2014 i telescopi hanno raccolto una mole di dati impressionante.
La scoperta di GJ 1132b è giunta però a sorpresa la notte del 10 maggio.
Presto verrà studiato con il James Webb Space Telescope – “La temperatura del pianeta – ha ironizzato lo scienziato –
è molto simile a quella massima raggiungibile nei forni delle nostre case.
Troppo caldo per ipotizzare vi siano forme di vita come le intendiamo noi. S
empre a seguito delle temperature elevate non è possibile ci sia acqua allo stato liquido sulla superficie ma,
va detto, è comunque un pianeta più freddo di altri rocciosi individuati fino ad oggi”.
Berta-Thompson e colleghi ritengono che GJ 1132b sia 1,2 volte più grande della Terra e con una massa pari a circa 1,6 volte quella del nostro pianeta.
Ulteriori accertamenti, che verranno condotti attraverso l’uso del James Webb Space Telescope (JWST) – il successore del telescopio spaziale Hubble –
permetteranno agli astronomi di comprendere meglio la natura di questo esopianeta.
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