LA MUSICOTERAPIA VIBRAZIONALE – LE CAMPANE TIBETANE ED ALTRE TECNICHE
La Suonoterapia è una pratica antichissima usata dagli Orientali come stile di vita quotidiana.
Ovviamente il termine è tutto occidentale, ma in sostanza risponde allo stesso spirito di fondo al di fuori da ogni condizionamento culturale e religioso,
poiché l’unica religione in questa attività, se così la si vuol chiamare, è quella della celebrazione della vita e del benessere della persona.
Fin dai primi anni della loro infanzia in Oriente le popolazioni associano l’esperienza della salute alla disciplina costante delle vibrazioni universali in un tutto unico armonico.
Il corpo e le sue reazioni non sono altro che il risultato del livello raggiunto della pratica, che necessita di una guida esterna per facilitare l’evoluzione.
La relazione diventa quindi il rapporto di collegamento privilegiato con l’Universo fatto di vibrazioni, anche se alcune pratiche meditative vengono svolte,
a volte per periodi assai lunghi, in totale solitudine interiore. La meditazione in questo caso diventa l’effetto stesso della terapia coi suoni.
Questo particolare stato registra infatti le stesse frequenze delle onde cerebrali in stato di rilassamento vigile e aperto all’intuizione e alla creatività.
Il suono costante delle Campane Tibetane, con le loro frequenze armoniche, stimolano le stesse frequenze cerebrali dello stato meditativo.
Nel setting si sviluppa perciò un’interrelazione di medesime frequenze tra elementi diversi: suoni e corpi. Il fenomeno prende inizio proprio dal suono.
La campana tibetana è un oggetto rituale usato nella regione dell’Immalaya (Tibet e Nepal) sin da tempi antichissimi.
Quando “suonate” col wooden stick, il battente di legno, il metallo delle campane emette risonanze di suoni che sostengono
e favoriscono la meditazione e l’esecuzione dei mantra.
Le CAMPANE TIBETANE sono tradizionalmente realizzate dalla fusione di sette metalli:
oro, argento, mercurio, rame, ferro, peltro e piombo, che corrispondono ai sette pianeti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno).
L’intonazione della campana dipende dalla sua fattura, taglia e spessore.
Il suo suono può variare ed essere controllato nell’altezza, intensità e timbro a seconda di come si adopera il battente e quali zone si vanno a sollecitare.
Creando una sonorità di contemplazione e di calma, la pratica delle campane viene usata dagli abitanti dell’Immalaya
nei monasteri e nei luoghi privati come aiuto alla meditazione. Il suono di una campana tibetana può essere usato per segnalare l’inizio e la fine
del periodo di tempo della meditazione, o come focus d’attenzione per la mente, durante la meditazione.
Mentre la campana tibetana viene suonata, i mantra, cantati nella scia risonante della vibrazione, si immettono nell’universo e per l’effetto butterfly tornano a noi.
In tempi recenti, l’uso delle campane risuonanti è arrivato in occidente, dove sono utilizzate sia in meditazione
sia come terapia prescritta dai professionisti della medicina olistica.
La Suonoterapia usa la vibrazione del suono per aiutare a ridurre lo stress, mutare consapevolezza e creare un profondo
e duraturo senso di pace e benessere per migliorare la salute. Il suono ha anche dimostrato di essere una parte di vitale importanza nel processo
di terapia coi pazienti malati di cancro sottoposti alla chemioterapia e supporto efficace specialmente come rimedio contro il dolore.
Durante il nostro consueto stato di attività, la normale frequenza delle onde del nostro cervello è quella Beta.
Gli elementi del suono guidano il cervello a muoversi più profondamente dentro alla frequenza delle onde Alfha e Theta.
Queste sono le frequenze che inducono la meditazione profonda e lo stato di pace, chiarezza della mente ed intuizione.
La medicina moderna può ora misurare e così confermare come la pratica del suono sia un mezzo curativo da promuovere.
Pertanto il suono è una sorta di medicina energetica che cura i disordini dello stress, del dolore e dalla confusione emozionale.
Ecco uno straordinario video sull’argomento:
MARCO PEDONE UN MAESTRO DELLE FREQUENZE VIBRAZIONALI SULLE CAMPANE TIBETANE
Da sempre l’uomo è alla ricerca di strumenti che lo aiutino a trovare la quiete e il riposo dell’anima, l’equilibrio del corpo.
Abbiamo anche aperto un blog in cui tutti possono postare le loro esperiense del massaggio sonoro:
Speriamo veramente di poter ottenere il vostro supporto per questa nostra iniziativa, il sito è: www.massaggiosonoro.info.
Speriamo di vedervi anche lì! Vi invitiamo a seguire i video sottostanti, sia quello ripreso nel nostro negozio
sia quello riguardo al comportamento dell’acqua all’interno di una campana tibetana.
Link per altri video con Massaggio sonoro presso Tar Music. Abbiamo anche trovato questo video che spiega (in inglese) il movimento dell’acqua dentro la campana.
Il suono è una forma di energia vibratoria che influenza il corpo, la mente e lo spirito.
L’utilizzo delle caratteristiche uniche delle note e strumenti musicali volto ad un percorso di guarigione e crescita, prende nome di Musicoterapia.
Il potere della musica può rasserenare l’animo, risvegliare la volontà e migliorare concentrazione, intelletto e difese immunitarie.
Ormai è accertato che la frequenza ottimale dell’organismo umano, in stato di rilassamento, varia dai 7,8 agli 8 Hz al secondo (è una frequenza non udibile),
quasi la stessa della Terra. Inoltre si è scoperto che il sistema nervoso di qualunque forma di vita risuona a quella stessa frequenza.
Appare quindi evidente che l’invito ripetuto dai mistici e dai Maestri: “Impara a essere in armonia con te stesso e con l’universo”,
sia qualcosa di più di una semplice immagine poetica.
Queste e altre scoperte nel mondo della fisica hanno aperto una strada nuova, in apparenza rivoluzionaria,
nel campo della medicina e della terapia, suggerendo la possibilità di curare, attraverso frequenze specifiche. tutti gli stati di disequilibrio.
Che la musica abbia un forte influsso sull’uomo, il suo umore e la sua psiche è noto fin dai tempi della antichità.
Secondo le tradizioni orientali la musica può comunicare l’armonia dell’universo.
Per questo le campane tibetane sono utilizzate sia nella meditazione che nella musicoterapia e massaggio sonoro.
Citando il Sama-Veda (inno vedico che descrive l’utilizzo sacro del suono): “tutto l’universo è vibrazione del Nada Brahaman”.
Il suono creatore di Brahaman è la vibrazione di ogni essere vivente. Così il Nada Yoga è la “via” di reintegrazione che il meditante percorre
verso l’Assoluto e lo studio del suono assurge a mezzo di liberazione spirituale.
Ogni suono viene utilizzato per la sua capacità evocativa di stati di sviluppo delle proprie potenzialità (azione diretta sui Chakras)
di qui nasce l’uso dei Mantra che sono suoni vocalizzati secondo l’antica scienza del Nada Yoga.
È necessario un lungo apprendistato presso maestri per poter benificiare dei suoni mantrici.
Anche nella musica indiana i suoni sono impiegati perchè le vibrazioni emesse determinano un cambiamento dello stato di coscienza del ascoltatore e delle sue emozioni (Rasa).
Le campane hanno anche altre funzioni nei templi indiani, per esempio vi è una campana all’ingresso che viene suonata da ogni devoto mentre entra.
Poi prima di ogni cerimonia religiosa una campana dai suoni acuti squilla a lungo per risvegliare le energie dormienti presenti nelle statue delle divinità.
Nel Buddismo la campana scandisce i vari momenti della ritualità ed ha il significato di un richiamo alla esigenza di essere consapevole in ogni istante.
A questo scopo nel monastero di Tic Na Than la campana ogni tanto risuona e ognuno si blocca entrando in meditazione.
La campana tibetana ha la doppia caratteristica di emettere suoni udibili con i loro armonici e onde di ultrasuoni che attivano tutta la gamma
delle percezioni anche “sottili” dell’essere umano:
al livello biologico, sul corpo emotivo, sullo stato mentale e sulla dimensione spirituale.
Per questo il campo d’applicazioni, come accennato, sono i più vari: Massaggio vibrazionale, Suonoterapia, Meditazione Mantrica, Yoga,
Pratica di Rilassamento, Training Autogeno, Sofrologia, Pratiche devozionali, Musicoterapia, Psicoterapia, ecc.
L’intonazione della campana dipende dalla sua fattura, taglia e spessore.
Il suo suono può variare ed essere controllato nell’altezza, intensità e timbro a seconda di come si adopera il battente e come viene tenuta nella mano.
Fonte.