Aumenta l’instabilità del pianeta, scoperte nuove faglie

Aumento dell’instabilità sismica del pianeta. Scienziati scoprono enorme faglia sull’Anello di Fuoco 

Continuano ad arrivare notizie di forti scosse di terremoto da tutti gli angoli del pianeta e gli scienziati non fanno altro

che osservare un aumento della instabilità sismica globale. L’intensità media delle scosse si aggira sui 6-7 gradi di magnitudo, e queso non è poco.

Cosa sta generando questo continuo movimento tellurico? La causa delle scosse è interno al pianeta (instabilità del nucleo),

oppure esterno (influenza gravitazionale di qualche corpo celeste, attività solare, disastri umani)?.

I geologi non sanno più cosa pensare, non sanno più dare una giustificazione plausibile a questa instabilità sismica che è in forte aumento.

Ma la scoperta più inquietante arriva da un team di scienziati della King College di Londra e l’Australian National University,

che hanno scoperto il più grande piano di  faglia tettonica del mondo.

Le faglie sono fratture nella crosta terrestre che, quando si muovono, possono provocare terremoti di varia intensità.

Quella appena osservata si trova sotto il mar di Banda, in Indonesia orientale (a nord dell’Australia),

all’interno dell’Anello di Fuoco, ossia quella fascia che fa da perimetro all’Oceano Pacifico, dove si verifica il 90% dei terremoti e si trova la maggior parte dei vulcani attivi.

Risultati immagini per banda detachment

La faglia in questione copre una superficie di circa 60.000 chilometri quadrati ed è profonda 7,2 km, 

passa quindi attraverso l’anello di fuoco del Pacifico, che ricordiamo, è composto da 452 dei più grandi vulcani attivi della Terra. 

Da quasi un secolo i geologi conoscono quella profonda depressione del Pacifico, nei pressi delle isole Molucche,

nota come Weber Deep, per la quale non si è finora trovata una spiegazione.

Successive simulazioni con modelli al computer hanno permesso di capire che c’è un’area grande come un decimo dell’Italia

che è stata squarciata da una enorme faglia che ha creato quella profonda depressione sul fondo dell’oceano.

Il fenomeno ha prodotto la più grande faglia mai rilevata sulla Terra, che i ricercatori hanno chiamato Banda Detachment (vedi lo schema qui sotto).

placca

Adesso un gruppo di geologi della ANU (Australian National University, Canberra) e della Royal Holloway University (Londra)

ha analizzato nuove mappe dei fondali di quella regione e ha scoperto che le rocce che li compongono sono letteralmente tagliate da centinaia di fratture parallele.

Questa scoperta permetterà agli scienziati di prevedere più accuratamente l’attività della regione più pericolosa del mondo,

l’attivazione a catena di queste faglie, può trasformare completamente la nostra terra.

Vi lasciamo con un video:

Fonte.

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