Nvidia ha presentato ufficialmente le schede video top di gamma di nuova generazione.

Un salto generazionale identificato non solo dal cambio di prefisso, RTX al posto di GTX, ma anche nella parte numerica che salta dalla 1080 alla 2080.

Un salto che significa un’architettura totalmente nuova, denominata Turing, frutto di 10 anni di sviluppo.

Un motore di rendering preso in prestito dalle workstation

RTX al posto di GTX dicevamo, che sta per RayTracing in tempo reale. Un modo totalmente nuovo di renderizzare le scene rubato al mondo professionale del fotorealismo più estremo,

finora appannaggio delle schede video Quadro e delle workstation super costose. Non solo un’architettura totalmente nuova, ma anche nuove connessioni. Così, dopo tanti anni,

va in pensione il connettore SLI, quello usato per collegare insieme più schede grafiche, in favore del più moderno NVLink basato su tecnologia Virtual Link e implementato tramite un comune connettore USB Type-C.

Dal palco della Gamescom Nvidia ha quindi presentato le 3 schede top di gamma, quelle che andranno ad occupare la parte più alta della famiglia.

Si tratta della RTX 2080 Ti, RTX 2080 e RTX 2070. Partiamo dalla prima, regina assoluta della nuova gamma: 11GB di RAM GDDR6 a 14 Gbps con un bus a 352-bit, per un totale di banda di memoria di 616 GB/s.

Impressionante il numero di core CUDA (le unità di calcolo delle GPU Nvidia) che arrivano a 4352. Per fare un confronto, le precedenti 1080 ti ne contavano 3584.

La RTX 2080 “liscia” invece conterà 8GB di RAM GDDR6 con una banda leggermente ridotta rispetto alla ti: 448 GB/s e un bus da 256-bit.

Infine la scheda più appetibile, la RTX 2070 che vanterà lo stesso quantitativo di RAM e la stessa ampiezza di banda della 2080, ma un numero inferiore di core CUDA, che ammontano a 2944 per la 2080 e scendono a 2304 per la 2070.

8K 12-bit con HDR a 60Hz, il diavolo sta nei dettagli

Tre note prima di arrivare al prezzo: innanzi tutto, anche in questo caso, sul sito ufficiale Nvidia viene specificato “massimo due per cliente“.

Segno che anche in questo caso Nvidia teme la razzia da parte dei minatori di criptovalute. Il che potrebbe incidere presto sul prezzo.

La seconda nota è tutte e tre le schede video riportano una risoluzione massima di 7680×4320, che tradotto significa 8K. Scendendo nel dettaglio,

scopriamo che questi autentici mostri di potenza supportano la risoluzione 4k 12-bit HDR a 144Hz oppure una risoluzione 8k 12-bit HDR a 60Hz attraverso il connettore DisplayPort 1.4.

Questo significa che l’era del vero 4K, quello senza compromessi, è finalmente arrivata. Almeno su PC.

La terza nota riguarda i consumi e il rumore prodotto. La RTX 2080 ti dichiara una temperatura massima di 89 gradi, con un consumo di 250W e una potenza raccomandata per il PC di 650W.

Un netto calo rispetto alla precedente generazione, dove non di rado bisognava arrivare ad alimentatori da 1000W. Ancora meglio la RTX 2070 che dichiara la stessa temperatura, ma con un consumo di 185W e una potenza di sistema richiesta di 550W.

Infine la rumorosità, che grazie alle nuove ventole a 13 lame e al nuovo sistema di dissipazione assicurano un livello di rumorosità estremamente più basso rispetto alla nuova generazione. Insomma molta più potenza con minori consumi e meno rumore.

Prezzi a partire da 649€ per la 2070 overclockata

Tutto questo ben di Dio ha ovviamente un prezzo, più alto rispetto alle stime di qualche giorno fa, ma non fuori dalle previsioni.

Si parla quindi, prezzi ufficiali del sito Nvidia.it, 1.279€ per la RTX 2080 ti, 869€ per la RTX 2080 e 649€ per la RTX 2070.

Attenzione però, si tratta delle Founders Edition, tutte leggermente overclockate rispetto alle versioni “reference”.

Tanto per fare un esempio, la 2080 ti Founders Edition ha un clock massimo di 1635 MHz contro i 1545 MHz della versione standard. Pronti per la vera next-gen?

Bisognerà attendere solo fino al 20 Settembre.

Ma comunque vada sarà un successo annunciato…