Con l’incidente di Thomas Mantell ci si riferisce a uno dei primi e più pubblicizzati rapporti sugli UFO; esso è inoltre ricordato come il primo avvistamento collettivo di UFO.
L’avvistamento è ricordato come l’incidente di Mantell per via della morte del venticinquenne pilota della guardia aerea nazionale del Kentucky, durante l’inseguimento di un presunto UFO.
Ringraziamo sempre il nostro amico e studioso dei fenomeni UFO, socio CUFOM, Berardino Ferrara per la segnalazione e l’articolo qui riportato!
IL 7 Gennaio del 1948 nei cieli del Kentucky, nel primo pomeriggio molti testimoni videro in cielo uno strano oggetto volante che fu visto anche dalla polizia, che stilò un rapporto per la base di Godman Field a Rosweld!
Furono testimoni anche alcuni membri di una torre di controllo della base, i quali, presero dei binocoli e osservarono lo strano l’oggetto che emanava un strano bagliore rosso!
Il movimento erratico dell’oggetto non permise di determinare la posizione e la distanza dello stesso!
Proprio in quel momento stavano sorvolando la base, quattro caccia P 51 Mustang in direzione campo d’aviazione di Goldman.
La torre contattò il capitano Thomas Mantell e lo invitò a cambiare rotta e intercettare il misterioso oggetto.
Il Capitano inseguì l’UFO a tutta velocità e durante l’incredibile inseguimento riuscì a determinare solo che l’oggetto era di grandi dimensioni con superfici che apparivano metalliche, ma faceva enorme fatica a tenergli testa in volo, poichè l’UFO viaggiava a velocità elevatissime!
Questa la registrazione audio dell’epoca:
«Mi sto avvicinando per dare un’occhiata. È proprio davanti, sopra di me e si muove ad una velocità pari alla metà della mia. Sembra un velivolo gigantesco, senza ali. Sto salendo e se non riuscirò ad avvicinarmi, abbandonerò l’inseguimento.»
Quindi si persero i contatti con l’aereo di Mantell.
Alle 15:40 il colonnello Hix, comandante della base,
fece decollare due aerei per cercare Mantell.
Alle 17:00 i resti dell’aereo del capitano furono trovati nei pressi della città di Franklin sparpagliati su una superficie di 800 metri quadrati.
Fu trovato anche il corpo del capitano, con l’orologio che si era fermato alle 15:19!
Fu recuperata la strumentazione di bordo, che indicò che l’aereo si era spinto fino ad un’altezza di 9.000 metri…..
Probabilmente il capitano fece di tutto per restare sulla scia dell’oggetto, ma con poco successo, comunicò alla torre di controllo che avrebbe fatto il possibile per raggiungerlo, ma poco dopo l’aereo uscì dagli schermi radar e precipitò…
Il capitano morì così nello schianto del proprio velivolo.
E ragionevole pensare che il Capitano andò oltre i limiti del suo velivolo e forse anche in mancanza di ossigeno perse conoscenza.
Altre ipotesi affermano che il campo magnetico dell’oggetto abbia mandato in tilt la strumentazione dell’aereo. Successivamente fu avallata anche una testimonianza di un militare addetto alla base di Goldman, che affermò che vide in cielo un oggetto metallico con strani riflessi.
Resta il fatto che la vita di un giovane pilota è stata brutalmente interrotta per un avvistamento che ancora oggi, lascia molti di noi grandi dubbi e solleva grandi interrogativi sugli avvistamenti ufologici.
Berardino Ferrara socio CUFOM
Vi lasciamo ad un video la cui fonte è stata prelevata da youtube a titolo di documentazione e completamento del nostro articolo.