ESCLUSIVO!! Gli Astronomi avvertono che gli Asteroidi dimostrano l’esistenza di “PLANET X”
L’Istituto di Astrofisica delle Canariae (IAC) in collaborazione con l’Università Complutense di Madrid (UCM),
sta portando avanti una ricerca comparata per esaminare gli ETNO (Extreme Trans-Neptunian Object)
ovvero gli oggetti trans-nettuniani estremi che orbitano intorno al Sole, a una distanza maggiore di quella di Nettuno, e fino ad ora ne sono stati identificati 21.
Questi oggetti distanti tra loro, prima di essere separati gli uni dagli altri ed iniziare a orbitare attorno alle loro rispettive traiettorie,
potrebbero aver costituito un doppio asteroide nel nostro sistema solare scontratosi con il misterioso “Pianeta Nove” (o Planet X) milioni di anni fa.
Questa la conclusione dello studio sulle prime analisi spettroscopiche degli asteroidi 2004VN112 e 2013 RF98, una coppia con orbite quasi identiche.
La ricerca mostrerebbe le prove a sostegno dell’esistenza di un ipotetico pianeta ai margini del nostro sistema solare,
perché gli asteroidi potrebbero avere un’origine comune, il che suggerirebbe siano stati prodotti dallo scontro con un oggetto molto più grande.
Ovviamente, c’è ancora molto da indagare per averne la certezza. Ci sono alcune domande sulla natura di questo “Pianeta Fantasma”
che avrebbero probabilmente una più rapida e di semplice comprensione se si ipotizzasse la presenza di uno o più pianeti svariate volte
più massicci della Terra in orbita attorno al Sole.
La ricerca mostrerebbe le prove a sostegno dell’esistenza di un ipotetico pianeta ai margini del nostro sistema solare, perché gli asteroidi potrebbero avere un’origine comune, il che suggerirebbe siano stati prodotti dallo scontro con un oggetto molto più grande”
Questo studio potrebbe rivelarsi non solo un punto di svolta per caratterizzare gli ETNO (oggetti tran-snettuniani estremi ),
ma per confermare o smentire l’esistenza del “Pianeta Inafferrabile”. I ricercatori hanno misurato le magnitudo dei due oggetti
e ricalcolato l’orbita del RF98 del 2013, utilizzando lo spettrografo OSIRIS sul Gran Telescopio CANARIAS (GTC),
nell’Osservatorio del Roque de los Muchachos. Hanno riscontrato che le loro orbite sono quasi le stesse e che i loro poli
sono divisi solo da un piccolo angolo, dimostrando la presenza di un corpo massiccio nel zona esterno del nostro sistema solare,
che ha generato i due oggetti gemelli fluttuanti nello spazio a poca distanza l’uno dall’altro.
Fonte sito Segnidalcielo