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Misteriosa struttura scoperta sotto l’Anomalia del Sud Atlantico!!
Una “Frattura” nel Campo Magnetico preoccupa gli scienziati
E’ stata recentemente scoperta una misteriosa e strana struttura molto densa nel Sud Pacifico appena al di sopra del confine del mantello centrale della Terra.
Questa strana struttura, potrebbe fornire importanti indizi sul campo magnetico terrestre e sulla eventuale inversione di polarità.
Il prossimo 14 Aprile 2018, una nuova missione NASA effettuerà un nuovo monitoraggio della gravità terrestre.
La navicella gemella GRACE-FO continuerà il lavoro della missione originale GRACE , monitorando il modo in cui il cambiamento climatico, causato dall’utilizzo dei combustibili fossili da parte dell’uomo, ha colpito il pianeta.
L’Anomalia del Sud Atlantico si è allargata e indebolita
La cosiddetta Anomalia del Sud Atlantico, che si estende dall’America del Sud a una parte dell’Africa, si è considerevolmente allargata e indebolito, in questa parte del pianeta, il campo magnetico che ci circonda.
Di conseguenza, in quest’area, il transito di satelliti e altre apparecchiature di misurazione specializzate è diventato un problema , poiché questa “frattura” consente ai raggi cosmici di interagire più facilmente con questi dispositivi.
Come lo strato di ozono protegge i gas che permettono la vita sul pianeta, il campo magnetico è una sorta di scudo protettivo che distribuisce i raggi cosmici attorno al pianeta,
senza permettere a questi di entrare direttamente a terra. Senza questa protezione supplementare, i raggi cosmici, che sono generati dal risultato di tempeste solari, entrano nel pianeta possono interagire con tutti i tipi di cellule e tutti i tipi di dispositivi.
Ad esempio, nel 2016 il satellite Hitomi, sviluppato in Giappone per la fotografia spaziale a raggi X, ha subito un guasto nel momento in cui ha attraversato la zona dell’Anomalia.
In un recente studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, un gruppo di ricercatori guidati da Vicent Hare, Università di Rochester (USA), spiega che l’Anomalia del Sud Atlantico risponde a un unico fenomeno: il cambiamento dei poli magnetici del pianeta.
Hare fa notare che lui e il suo team sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati archeologici ottenuti da manufatti degli ex agricoltori del Sud Africa, Zimbabwe e Botswana, più di 40.000 anni fa,
che avevano l’abitudine di bruciare porzioni delle loro colture, case e alcuni de loro strumenti quando la siccità era troppo forte, in una sorta di atto rituale.
In queste alte temperature l’argilla, che era alla base di alcuni degli artefatti di questa zona geografica, interagiva con altri minerali quando raggiungeva alte temperature. Stabilizzando di nuovo e raffreddandosi, i minerali si sono allineati con i poli magnetici della Terra.
Vincent Hare ha dichiarato che in questo processo di raffreddamento è stato osservato che i materiali hanno una diversa corrente di allineamento al polo magnetico,
quindi è il primo record di questo tipo che indica che nell’età del Ferro era avvenuto un cambiamento dei poli. A questo proposito,
l’Anomalia del Sud Atlantico è solo una vera e propria manifestazione di questo processo che sta iniziando di nuovo, il che significa che nei prossimi anni questa frattura magnetica potrebbe allargarsi.
Gli scienziati aggiungono che, in effetti, in un attimo il campo magnetico potrebbe raggiungere un punto zero, quando i poli si stabilizzeranno nuovamente.
E la preoccupazione di fronte ad essa è sapere come la strumentazione terrestre e gli esseri viventi del pianeta reagiranno ai raggi cosmici.
Fonte Segnali dal futuro