Qualcosa di strano sta accadendo sulla superficie della Cometa 67P
mostrano un gruppo di massi, il più grande dei quali raggiunge i 30 m di diametro.
Le immagini sono state prese da una distanza di 29 chilometri dalla superficie della cometa.
Sorprendentemente, gli oggetti rilevati sembrano appena toccare la superficie della cometa come se fossero sospesi a mezz’aria.
Simili formazioni geologiche sono presenti anche sulla Terra. Le cosiddette “pietre di bilanciamento”, hanno la peculiarità di toccare il terreno
solo in parte dando l’impressione di ergersi in modo molto precario.
A causa di questo fenomeno, la parte che sembra sospesa dà l’impressione come se la roccia si stesse inclinando su di un lato per poi ribaltarsi da un momento all’altro.
Alcune di queste formazioni tendono realmente ad oscillare da un lato all’altro, motivo per cui esse sono chiamate “pietre a dondolo”.
Queste rocce non hanno tutte lo stesso aspetto, visto che in ognuna di queste foto esse sono state rilevate nello stesso sito cambiando posizione in sole sei settimane.
Qualcosa di grosso sta accadendo lassù, ma che cosa?
Questo luogo particolare della cometa fu regolarmente controllato dall’ ESA già nel mese di agosto 2014.
Il sito monitorato era rimasto esattamente lo stesso fino alla fine di maggio, quando improvvisamente tutto lo scenario
di quella particolare area della cometa cominciò a cambiare inspiegabilmente dopo che alcune rocce scomparse del terreno, sono state sostituite da altre .
Alcune di queste pietre sembrano stabilizzarsi in modo temporaneo, mentre altre tendono a rimanere sul terreno per un periodo di tempo piu’ lungo.
Cosa sta realmente accadendo sulla cometa e perché?
Gli scienziati non sono ancora giunti a una conclusione definitiva, per cui alcune teorie tendono a seostenere quanto segue:
Una spiegazione potrebbe essere che il materiale che costituisce la superficie della cometa è molto volatile, il che consente una rapida erosione.
E’ anche possibile che la cristallizzazione del ghiaccio amorfo o la destabilizzazione delle cosiddette “clatrati”
(un tipo di molecola contenente altre molecole) avrebbe liberato dell’energia e quindi aiutato le pietre ad espandersi o dissolversi molto rapidamente .
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