26 gennaio: incontro ravvicinato con l’asteroide 2004 BL86
Non proprio uno sfioramento, diciamocelo, visto che corrisponde più o meno a tre volte la distanza che ci separa dalla Luna: dunque un margine di sicurezza abbondantemente superiore anche alla soglia più pessimista.
Ma comunque un passaggio degno di nota, non fosse altro che per la sua rarità: per vedere un altro oggetto di dimensioni comparabili intersecare così da vicino l’orbita terrestre, fanno sapere dalla NASA, occorrerà infatti attendere l’incontro con 1999 AN10, in calendario per il mese d’agosto del 2027.
“Per l’asteroide 2004 BL86, quello di lunedì 26 gennaio sarà il passaggio più ravvicinato dei prossimi 200 anni”, dice Don Yeomans, del Near Earth Object Program Office presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA. “Non rappresenta una minaccia per la Terra, perlomeno non nel prossimo futuro, ma si tratta comunque di un flyby relativamente ravvicinato da parte d’un asteroide relativamente grande, dunque è un’opportunità unica per osservarlo e scoprire qualcosa di più”.
Proprio per scoprire qualcosa di più sul versante scientifico, la NASA è intenzionata a seguire il passaggio di BL86 anche nella banda delle microonde, sfruttando come fossero dei radar le gigantesche antenne di Goldstone, in California, e dell’Osservatorio di Arecibo, a Puerto Rico.
“Il giorno dopo il flyby, quando ci arriveranno i dati, saremo in grado di estrarne le prime immagini dettagliate”, promette Lance Benner del JPL, al quale è stato affidato il compito di coordinare le osservazioni radar di BL86 con l’antenna di Goldstone, “e non escludiamo sorprese, visto che a oggi, di quest’asteroide, non sappiamo praticamente nulla”.
Ma non sarà un’osservazione riservata ai radioastronomi: BL86 dovrebbe infatti essere sufficientemente grande, e passarci sufficientemente vicino, da diventare visibile a qualunque astrofilo dotato di un piccolo telescopio o anche solo di un comune binocolo.
Dalle nostre parti, il momento ideale per l’osservazione dovrebbe presentarsi qualche ora dopo l’apice del flyby (che avverrà alle 17:20 ora italiana), nella notte fra il 26 e il 27 gennaio.
Un’occasione che nemmeno gli scienziati vogliono farsi scappare. “Mi sa che prenderò il binocolo e ci darò anch’io un’occhiata”, dice Yeomans, “perché gli asteroidi hanno qualcosa di speciale. Non solo hanno portato sulla Terra i mattoni della vita e la maggior parte dell’acqua: in futuro potranno diventare miniere preziose per l’estrazione di minerali e di altre risorse naturali vitali. E saranno loro le “stazioni di rifornimento” per l’umanità nei futuri viaggi d’esplorazione del sistema solare.
Insomma, c’è qualcosa, negli asteroidi, che mi fa venire voglia di guardarli”.
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